Erborinando…

Le erbe spontanee contengono elevate concentrazioni di sali minerali, proteine, un alto tasso di vitamine A e C e notevoli percentuali di fibre, in quantità maggiori rispetto agli ortaggi coltivati. Per queste proprietà esse risultano utili a integrare e migliorare l’alimentazione. L’introduzione nella dieta di prodotti naturali, quali le erbe di campo, così ricchi di fibre e di principi nutritivi ridurrebbe la richiesta, nelle farmacie e nelle erboristerie, di correttivi alimentari, più o meno artefatti.

Le conoscenze fitoalimurgiche rendono, inoltre, possibile l’individuazione e la conservazione dell’enorme potenziale genetico delle specie spontanee. In un’epoca nella quale i processi di selezione artificiale sono orientati verso poche cultivar merceologicamente produttive ed imposte dalla strategia di mercato, la salvaguardia di tale patrimonio assume un ruolo di estrema importanza.

Erborinare (o erborare o erborizzare) è il termine comunemente utilizzato per indicare la raccolta di piante erbacee spontanee.

Le parti commestibili di una pianta sono diverse in rapporto alla specie: foglie, fusto, germogli, fiori, radici, tuberi e bulbi.

E’ possibile utilizzare le parti aeree di piante giovani, appena germogliate oppure di quelle adulte che hanno emesso i nuovi germogli laterali e comunque prima della fioritura.

Dopo la pulitura, la verdura può essere consumata cruda o cotta a seconda del tipo. Le verdure crude si preparano generalmente in insalata, con eventuale aggiunta di condimenti a piacere o per essere trasformate in salse o pesti per condire primi piatti, accompagnare secondi e insalate o da spalmare su pane.

Le verdure destinate alla cottura si preparano lessate o saltate in padella e servite come piatto unico, o come misticanza o condimento di frittate e zuppe.

In qualsiasi modo vengano consumate hanno un sapore che non ha eguali, perché risultato di una crescita spontanea secondo ritmi biologici naturali.

Queste sono le foto della preparazione dei nostri pesti di Aglio Orsino, Barbatella, Bislunga, Caccialepre, Costolina, Crespino, Tarassaco e Lattugaccio….mentre attendiamo di poterli riportare presto sul nostro banco del Mercato di Piazza Tasso e dell’Isolotto!

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